Sulla coppia

Pubblicato da Diego Antonio Nesci il

Quando si instaura una relazione di coppia, si crea un’anima della coppia; cioè un corpo sottile, un nuovo campo, creato dalle interazioni dei due esseri.

Tutto quello che inseriamo nel nuovo campo, a prescindere dal fatto che questo avvenga in maniera consapevole o no, determina la vita (e la morte) del campo stesso e  quindi della coppia.

Cosa inseriamo in questo campo?

Tutto!

Tutte le nostre paure, i nostri timori, le nostre ambizioni, tutte le idee che ognuno produce sull’altro, le aspettative.

Tutte queste cose, pensieri, parole, emozioni rappresenteranno tutte le informazioni del campo della coppia che in qualche modo condizioneranno il comportamento di entrambi.

Attenzione! Generalmente si producono soprattutto aspettative.

Le aspettative sono molto pericolose e non hanno niente a che vedere con l’amore!

[leggi il mio articolo “sull’amore”]

Pertanto tutte le esperienze che vivranno i due esseri che formano la coppia, sono prodotti con la compartecipazione di entrambi e questo è molto difficile da accettare. 

Non è questione di dare colpe. Non ci sono colpe, non ci sono né vinti né vincitori.

È questione di accettare il fatto che i tuoi pensieri le tue paure, i tuoi desideri sono realtà fisiche che in qualche modo interagiscono e interferiscono con la realtà, con la mente e col corpo dell’altro. 

Se tu cambi dentro cambierà necessariamente anche l’altro. In realtà cambierà tutto.

Per questo è importante il perdono, l’accettazione. Non perdonare è come tagliare il ponte su cui tu stesso devi passare. 

Il massimo del rispetto e dell’amore è sentire l’altro come parte di te. Carne della tua carne si dice, per esempio, nella tradizione Cristiana.

Infatti, il matrimonio è qualcosa di sovrumano, cioè è per i pochi, non è per i molti. Il matrimonio è una forma specifica di clausura, di astinenza. Scegli di astenerti e concentrare il tuo intento d’amore, sopratutto fisico, su di una sola persona. È una scelta di vita che presuppone una scelta di carattere spirituale, quindi culturale. Essa va aldilà dell’umano. Presuppone un andare oltre, oltre l’umano-animale.

Se percepisci il partner dentro di te, dentro la tua coscienza, come fa a lasciarti? 

Nessuno ti può lasciare: se qualcuno è dentro di te, non si può allontanare da te.

“Amor ch’a nulla amato amar perdona” scriveva il Sommo Poeta.

Ce l’hai, allora, il coraggio di accettare che puoi amare qualcuno anche se non è a tua disposizione?


Diego Antonio Nesci

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1 commento

Maria Gabriella Santolisier · Novembre 16, 2019 alle 3:10 pm

Numerose dottrine di vita consigliano di tagliare col passato. Un incessante “venir via”. Ma quando si tratta di quella trama ritrovata, riscoperta, ricordata. Quando si tratta di quel luogo conosciuto e riconosciuto come – casa – anche solo per qualche battito di cuore, occorre fare attenzione a non confonderla col ” venir via ” . Sarebbe tradimento. Sarebbe ricordare, al terzo canto del gallo, di aver negato l’ amore senza tempo e senza spazio che respira in noi e continuerà in altri mondi.

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