Il M5S è un miracolo

Pubblicato da Diego Antonio Nesci il

È molto importante per tutti – attivisti, simpatizzanti, oppositori, indifferenti – cominciare a prendere coscienza di un fatto: “il M5s è un miracolo”.

Rappresenta cioè un evento e in quanto tale non è predicibile o spiegabile grazie alla scomposizione dei suoi fattori. Lo si può trattare solo in termini probabilistici. Esso è co-creato da milioni di persone (pensieri, emozioni, parole, azioni).

Ha a che fare con la complessità quindi con il mistero della vita: è un miracolo !

A prescindere dalle opinioni e a prescindere da quanto ognuno di noi possa comprenderlo o sentirsi toccato da tale evento, esso ha cambiato la realtà, le cose così come sono, in una parola: il mondo. Guardandolo da lontano si evincerà presto una netta distinzione fra il “prima” e il “dopo” la sua comparsa.

Questo, come tutti gli eventi, rappresenta un’opportunità, una specie di onda che può andare verso l’una o l’altra direzione, può prendere quindi SENSI diversi. Naturalmente anche queste direzioni non possono essere ponderate o previste. Questo è.

Insomma, dobbiamo prendere coscienza che un aggregatore politico di siffatte dimensioni non si può né ricreare (per volontà) né prevedere.

Dovremmo, quindi, impegnarci tutti – ognuno secondo le proprie capacità – per aiutare questo miracolo a prendere il SENSO di un vero e radicale cambiamento della società che sia in grado di rispondere in forma nuova, credibile e intelligente agli immensi rivolgimenti in corso in questo inizio di secolo veramente straordinario. Nel senso stretto della parola. Non ordinario. Infatti, i cambiamenti climatici, l’evoluzione esponenziale delle tecnologie, le migrazioni di massa, la depressione dilagante, le immense disparità economiche e sociali non sono più sostenibili in quanto mai prima d’ora avevano assunto tali proporzioni.

Nel prossimo futuro l’umanità si gioca la sua sopravvivenza sulla Terra così come la conosciamo. Abbiamo l’arduo compito, non più procrastinabile, di ripensare il SENSO stesso della nostra presenza sul Pianeta. Rinnovare tutti i nostri rapporti e relazioni dal funzionamento delle nostre Istituzioni al nostro paradigma industriale: tutto! A partire ovviamente dal rapporto con noi stessi, con la nostra mente e col nostro corpo.

Quest’anno che si è appena aperto il 2019 sarà di svolta. Segnerà incontrovertibilmente il futuro di questo secolo. E l’Italia, come sempre, avrà un ruolo centrale.

In questa chiave le elezioni Europee del prossimo 26 maggio saranno un tassello fondamentale.

L’Europa è il continente più ricco (non penso solo al denaro o alle cose materiali) e più civile del Mondo, zoccolo duro di quell’Occidente che ha plasmato e plasmerà la storia (mi riferisco alla Storia in senso stretto: dalla scrittura ad oggi) di questo Mondo.

In questa partita Globale, il popolo, noi gente comune, abbiamo uno strumento: il M5s. Ognuno di noi deve dare il suo contributo – una buona volta – a costruire. Dobbiamo costruire più consapevolezza, più competenza, più umanità, più lungimiranza tutto quello che volete. Ma per favore costruiamo insieme invece di esercitare l’esercizio della critica solo per distruggere.

L’Europa deve cambiare radicalmente, non c’è dubbio, ma dobbiamo capire che la strada che imboccheremo sarà determinante per il futuro dell’umanità.

Il MoVimento per quanto possa sembrare impossibile è una creatura nata dal basso, dal popolo che ha portato al potere il popolo, incarnato da una generazione di trentenni (privata del futuro) che è arrivata inaspettatamente e velocissimamente alle più alte cariche istituzionali del Paese e che oggi altrettanto inaspettatamente è uno dei protagonisti del Governo (in soli 10 anni: pazzesco!). Questa organizzazione, naturalmente piena di difetti e migliorabile come tutto, a mio parere si muove in forma complessa quindi stocastica. È comunque riuscita nell’ardua impresa di organizzare e sublimare la rabbia del cosiddetto popoli degli abissi (cioè tutti noi, il 99%) incanalandola nelle Istituzioni Democratiche (se non è un miracolo questo !?!)

È quindi un fatto storico e sociale ad elevatissimo potenziale, sia negativo che positivo (per accontentare una forma di pensiero binario e dualistico tanto in voga negli ultimi secoli).

Ognuno di noi, chi più chi meno, ha la reale capacità di influenzarne il cammino. Vi rendete conto?

Questa sua essenza rende il tutto estremamente entusiasmante e ci carica di responsabilità.

Resta da capire il “come” farlo e verso quale direzione mirare.

In questo senso il contributo che stiamo dando attraverso Parole Guerriere Seminari Rivoluzionari ci può aiutare.


Diego Antonio Nesci

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